domenica 23 settembre 2007

qualche anno fa scrivevo per


qualche anno fa scrivevo per non essere sola.
probabilmente ero grata di essere com'ero, da qualche parte in fondo alle dita dei piedi, ancora più probabilmente invece cucivo lustrini su pagine abbandonate. mi piaceva, mi ci crogiolavo, potevo credere d'essere io quella incompresa. è una sensazione universalmente nota, che dovrebbe scomparire insieme all'adolescenza. uno stadio intermedio tra il "credere di essere il centro del mondo" tipico e giustificato dell'infanzia e il "credere di essere il centro del mondo" ancora più tipico e ancora meno giustificato degli adulti di oggi.
vorrei dire ho coltivato a lungo i miei sogni ma in realtà la coltura richiede attenzione e costanza, qualità che da sempre non mi vanto di possedere, mentre io probabilmente li ho solo lasciati marcire innaffiandoli troppo. innanzitutto, amavo fotografare nuvole. ora non lo faccio da un bel po'.

giovedì 20 settembre 2007

ho pianto quando

ho pianto quando mio papà mi accarezzava i capelli mentre fingevo di dormire. mi ha ricordato molto quando ero malata, da piccola. ora, invece, si tratta soltanto di un cuore ferito.
dopo avrei voluto avere in mano un grosso pennarello nero per poter elencare sul muro accanto al mio letto, in un corsivo lucido e pulito, i miei fallimenti.

venerdì 14 settembre 2007

se impari la strada a memoria

se impari la strada a memoria di certo non trovi granchè,
se invece smarrisci la rotta il mondo è lì tutto per te
(mercanti di liquore, il viaggiatore)


da ieri sera mi ripeto questi versi in testa come una cantilena, cerco di imparare a crederci. il perdermi mi ha portato su rotte meravigliose, e soprattutto mi ha insegnato che le persone non si conoscono mai abbastanza, bisogna sempre avere il tempo di fermarsi e sbucciare gli strati di corazza che tutti, prima o poi, indossiamo con un sorriso stampato in faccia. dopotutto, è lo stesso che spero la gente abbia la pazienza di fare con me. ma ora cerco un cartello che mi indichi una direzione, e non sono la sola a questo bivio. non cerchiamo la strada necessariamente giusta, nè qualcuno che livelli per noi le salite. forse aspettiamo il giusto respiro, di certo dovremo imparare a non guardare sempre indietro.


giovedì 13 settembre 2007

di ricordi ne ho a bizzeffe

di ricordi ne ho a bizzeffe, alcuni mi si appiccicano sulle dita come granelli di sabbia bagnata e ci gioco a rallentatore, aspettando un altro treno in un'altra stazione, o una luna diversa ogni giorno. ne custodisco, NO, ne conservo alcuni non miei, disegnati a terra col gesso da persone che incontri per strada, persone che incontri per vita, persone che non incontri e nonostante tutto hanno lasciato un segno a terra, proprio dove posi i piedi e dove la pioggia non è ancora passata a livellare le memorie. ho scritto alcune lettere e le ho lasciate marcire.
mi sento a casa TRA molti luoghi e IN nessun luogo. per questo non mi stancherò mai di poggiare il naso al finestrino gocciolante d'umidità durante una serena notte di fine estate.