martedì 23 ottobre 2007

magritte

rachele dentro "l'empire del lumières", renè magritte, 1953-54

domenica 14 ottobre 2007

nevedimiele

stendo i miei difetti al vento ad asciugare
li dipingo di verde e madreperla
come ossa impolverate e dal vento dilaniate
come mare chiuso in una galleria
come un filo troppo corto per reggere un sogno
mi schiudo così, tramonto in un fiore
e su una lama ondeggio
e su una stella ormeggio.

martedì 9 ottobre 2007

oggi la mia professoressa di glottologia

oggi la mia professoressa di glottologia si è presentata in aula con un cappotto verde pistacchio, ha poggiato sul tavolo una copia de "il manifesto" e durante la lezione ha pronunciato la parola "financo". ecco perchè ora vorrei diventare come lei.

sabato 6 ottobre 2007

oh gente ragionevole !

- Oh gente ragionevole! - esclamai sorridendo. - Passione! Ebbrezza! Pazzia! State lì tutti tranquilli, indifferenti, voialtri uomini morali! Biasimate colui che beve, esecrate colui che ha perduto il senno, passate per la vostra strada come lo scriba e ringraziate Iddio come il fariseo che non vi ha fatti simili a costoro. Sono stato ubriaco più di una volta, le mie passioni non sono mai state molto lontane dalla pazzia, eppure non me ne pento: poichè nel mio piccolo sono riuscito a comprendere che tutti gli uomini straordinari i quali hanno compiuto qualcosa di grande, qualche cosa che varcava i limiti delle nostre normali possibilità, sono sempre stati diffamati come ubriachi e come pazzi. Ed anche nella vita quotidiana, è una cosa insopportabile sentir gridare dietro a chiunque abbia compiuto un'azione anche solo relativamente ordita, nobile ed inconsueta: quell'uomo è ubriaco, quell'uomo è pazzo! Vergognatevi, gente sobria! Vergognatevi, gente saggia!

[ i dolori del giovane werther - wolfgang goethe]

lunedì 1 ottobre 2007

il primo ottobre duemilasei

il primo ottobre duemilasei entravo in punta di piedi in un'università e in una città sconosciuta, mi guardavo intorno con più timore che curiosità, mi sentivo come una bambina che al primo giorno di scuola è troppo grande perchè qualcuno la accompagni per mano fino in classe.
oggi bevevo un caffè alle tre torri affondando la nostalgia e l'entusiasmo in tre paia d'occhi che un anno fa nemmeno potevo immaginare, in tre sorrisi che conosco più del mio, con lo sguardo fisso su quelle mani che hanno stretto le mie ogni giorno e quando non potevano realmente stringerle mi inondavano di messaggi che parlavano di risate e di lacrime.
ora ho imparato ad amare più il presente che il futuro, e di tante rose bianche ne conservo solo una.