mercoledì 19 dicembre 2007

rumoresilenzio/veloceimmobile

con questo tuono freddo nello stomaco, dico che di oggi mi ricorderò quel continuo scoppiare di risate e quell'affetto che faceva tremare il tavolo e quegli occhi profondi da far paura, e poi la telefonata e il silenzio ghiacciato dei muri, le lacrime di una rabbia che non ha destinatario, la staticità del dolore che lentamente disegna una crepa nel cuore. e le scale di corsa e il cielo di quell'azzurro che fa male, quando non ce n'è motivo.

lunedì 17 dicembre 2007

cerco qualcosa in cui scribacchiare

cerco qualcosa su cui scribacchiare ora che anche l'eco dell'ultimo sorriso sta lasciando queste pareti. fatico a digerire l'aria della stanza piena di cose non mie, regali da incartare per confezionare affetto, un vestito troppo elegante appeso all'armadio, libri di materie che non sopporto, e soprattutto silenzio, silenzio del lunedì sera quando le parole grattano la gola e non ci sono canzoni che possano sciogliere quell'amarezza. la riconosco ma mi arrendo prima di combatterla. vorrei poter dare qualcosa in cambio, qualcosa che non siano lacrime. vorrei poter dire: lasciatemi. vorrei poter essere io a proteggere qualcuno, per una volta. vorrei portare su un tavolo delle decisioni e sapere di non poterle cambiare, di non avere alternative. e invece, le alternative uccidono. perchè creano sbagli, creano aspettative irrisolte, irrisolvibili. poi neanche troppo lentamente tutto tornerà normale, i problemi verranno soppiantati da altri problemi, e poi da immagini shockanti viste al telegiornale di turno, e poi dall'aria rarefatta delle feste, in cui l'unico problema sarà quello di inventarsi nuovi buoni propositi. un tempo sapevo scrivere di me, il blog era il canale di sfogo ideale per rimanere fuori dalle coltellate e alla portata di abbracci. oggi mi ritrovo estranea in questa tastiera... solamente, la vorrei impermeabile.

domenica 9 dicembre 2007

e se non puoi la vita che desideri

E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.

Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.

(constantinos kavafis)

martedì 4 dicembre 2007

quattro spazzolini da denti

la cosa buffa della quale mi sono resa conto stamattina è che ho quattro spazzolini da denti sparsi in quattro diverse parti d'italia. mi fa ridere, non credevo fosse possibile. poi ho alzato lo sguardo e ho visto tutte queste cartoline fissate con le calamite poco sopra la mia testa, e ho cercato di ricordarmi da dove venissero e cosa si portassero dietro, che senso avessero quando le ho scelte. forse solo il mio modo colorato di fermare i momenti, dentro l'onda di quadri già vissuti.