con questo tuono freddo nello stomaco, dico che di oggi mi ricorderò quel continuo scoppiare di risate e quell'affetto che faceva tremare il tavolo e quegli occhi profondi da far paura, e poi la telefonata e il silenzio ghiacciato dei muri, le lacrime di una rabbia che non ha destinatario, la staticità del dolore che lentamente disegna una crepa nel cuore. e le scale di corsa e il cielo di quell'azzurro che fa male, quando non ce n'è motivo.
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si può passare una vigilia anche ascoltando i Kyuss, te l'assicuro.
RispondiEliminaUn abbraccio Rachele...
OssO