martedì 29 aprile 2008

notte forte scura brillante

e così mi viene da ridere perchè mi, anzi no, Ci, aspettano tanti, tantissimi chilometri "rotolando verso sud", su un treno scassato, carrozza 6 posto 66, cioè: il diavolo. meno male che non sono scaramantica. aspetto quel momento grazie alle energie scatenate dal weekend passato, in cui gli amici che conti sulle dita di una mano si trovano attorno ad un tavolo e lasciano sotto il cuscino le preoccupazioni e le bolle di dolore, contando solo sulla forza di gesti semplici come l'amarsi per come siamo. e poi un pomeriggio al sole e alla pianura di sempre e una notte scura forte brillante allo stesso tempo, condita da vino e trucco pesante.
momenti in cui viene facile guardarsi allo specchio. vedere un gatto sorridere. non piangere al check-in. le tue amiche davanti ad un caffè macchiato e sapere che non saremo mai più innamorate di come lo siamo ora, e per questo possiamo essere folli, soffrire di nostalgie immotivate, perderci in dolori inconsolabili, saltare in una pozzanghera.
cerco un modo di pescare immagini dalla memoria. provo per gioco a farlo su flickr, ma con calma. la stessa di chi si diverte a immergere la mano nelle tempere colorate.

2 commenti:

  1. Però... potessi tornare innamorata, folle, nostalgica, insonsolabile e saltatrice di pozzanghere... mm, sarebbe emotivamente devastante, ma a suo modo bellissimo.
    Tieni stretti questi momenti...

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  2. "sapere che non saremo mai più innamorate di come lo siamo ora, e per questo possiamo essere folli, soffrire di nostalgie immotivate, perderci in dolori inconsolabili, saltare in una pozzanghera."

    ecco, lo vedi, io devo stare tanto tempo con te

    quando arriva venerdì? se dormo tanto tanto, il tempo passa più in fretta?

    rachele+perturbazione, se ci penso io muoio.

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