giovedì 4 settembre 2008

come una primavera al contrario

è normale che a settembre capiti che tutto ciò che hai si sgretoli, senza neanche preoccuparsi di fare poco rumore. come una primavera al contrario. e oltre ai gesti - tua madre che tra una telefonata e l'altra ti spiega cosa riscaldare per cena, perchè se c'è una cosa che ti insegnano in questa famiglia è che bisogna prima di tutto occuparsi degli altri, anzi no, sacrificarsi suona meglio, qui si impazzisce ma per ascoltare tutti, consolare tutti, far sì che il mondo si addormenti serenamente; dover scrivere un sms a tuo padre per dirgli di non fare tardi al lavoro stasera; spulciare negli archivi lontani di un blog che senti improvvisamente come una scheggia nel petto e una vecchia coperta chiusa in un armadio, contemporaneamente; aver voglia di imparare, ma lontano dai libri ; fare attenzione a non vagare per strada con gli occhi troppo lucidi - anche le parole risuonano senza senso, come una pillola indorata per deglutirla meglio, perchè dai, nessuno davvero ti potrà mai dire che sei l'unica a sentirti così irrequieta, nemmeno instabile (sarebbe dopotutto una condizione come un'altra, l'instabilità), irrequieta.
e forse ti manca il teatro, forse ti mancano quei caffè rituali, forse ti mancano le persone intorno, un bicchiere di martini, o forse semplicemente una chiacchierata, di quelle che ti lasciano inebriata fino al giorno dopo.
smaltisco le mie conclusioni in un gesto simbolico, rapido e meravigliosamente irreparabile: taglio i capelli, che da sempre coltivano i dolori più radicati.

7 commenti:

  1. ma perchè reprimersi. non hai modo di ritrovare gli attributi del passato, anzichè amputarteli?

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  2. ecco che leggo questo post sotto gli effetti di un litro e passa di alcool.. che bello.. ogni volta che vedo un nuovo post su questo blog so effettivamente che si tratta di una cosa su cui potrò riflettere molto nei giorni a seguire (considerata anche la frequenza dei post che lasciano proprio il tempo di assaporarli per bene).. come riesci a infondere te stessa in questi colori sul telo bianco.. è bellissimo.. punto.

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  3. avevo scritto un commento abbastanza lungo e sensato, ma pare sia stato mangiato da un buco nero. ciò che volevo dire è che questo post ha mosso qualcosa nel cuore e che ti ringrazio per averlo scritto.

    un bacio

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  4. Bella, la primavera al contrario. L'applicherò alla mia vita... non sto diventando vecchio: sto solo entrando nella mia primavera al contrario.
    Grazie!

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  5. Settembre, anche per me, è da sempre il mese della primavera al contrario. Tutti i settembri, e puntualmente anche quest'anno una donna, che si era definita follemente innamorata fino a pochi mesi prima, a settembre mi scarica. :)
    Non condivido il taglio di capelli, soprattutto verso l'inverno. Un bacio

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  6. necessita di verificare:)

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