mercoledì 4 febbraio 2009

wanna save it?

è strano e squallido pensare che formattare un computer ti porti necessariamente a riconsiderare un tuo pezzo di vita, come riprovare vecchie scarpe che ti stanno troppo strette: non c'è modo di camminarci nuovamente, anche se hai l'impressione di averle amate tanto. decidere di salvare o meno un file, una conversazione, una foto, equivale a quando nel passato si facevano all'aria falò di ricordi, per farli uscire prima materialmente dalla nostra vita in attesa di eliminarli, col tempo, dalla nostra mente. e sarà anche girare la spessa pagina dell'adolescenza, però io certe cose non mi ricordo di averle scritte: di dolori che al momento apparivano senza fine, non ne conservo traccia. amicizie che credevo eterne, si sono perse alla ricerca di un'identità. racconti ai quali ho dedicato mesi, mi appaiono banali capricci da tredicenne. amori che mi stringevano lo stomaco, si sono sciolti a suon di lacrime. e-mail disperate, felici, persuasive, dolci, nere di rabbia o rosse di cuore... pezzi di giornate che mi han fatto diventare così, ma che non mi volto indietro a riguardare, a soppesare.
sorrido per la strana armonia con la quale persone che contavano molto per me sono finite a non salutarmi per strada, mentre piccole scintille di passaggio hanno preso forma e sono diventate contorni che conosco a memoria. sento comunque di averci guadagnato.
formattare un pc ti porta a credere che tutto quello che in un giorno lontano hai considerato come Fondamentale, finirà con l'allontanarsi da te senza farti nemmeno male; e tutto ciò invece che hai lasciato a prender polvere in una scatola, starà lì ad aspettarti, rivelandosi poi, al momento giusto, sorprendente come un paio di scarpette di cristallo che calzano perfettamente.


5 commenti:

  1. Leggerti non é più soltanto bello perché dolce, ma perché le parole qui non eccedono mai e perché hanno l'equilibrio e la leggerezza dense di una poesia, ed io mi ritrovo a passar di qui e a sperare - egoisticamente - che tu scriva più spesso.

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  2. Condivido appieno il commento... e anche il post. Io tendo a conservare tutto, anche quello che, lo so, non tornerò mai a riprendere. E quando ho l'occasione di rileggere vecchie cose... oddio! Come ti dicevo una volta quando rileggevo le nostre mail... ero proprio un'altra persona. E quasi niente di quel che sono corrisponde a quanto mi aspettavo allora, tantomeno le amicizie.
    ...Ma, anch'io, sento comunque di averci guadagnato.

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  3. quanto è inutilmente crudele la vita nel cambiare radicalmente, da un anno all'altro, la nostra bilancia delle cose. Perché l'amore che ti ha strappato il cuore un tempo adesso non ti suscita che indifferenza? perché provi freddezza davanti a racconti cui hai dedicato mesi? E tutti noi lo facciamo, è normale. ma quanta tristezza c'è in questo conservare ricordi che non suscitano che l'ombra dell'emozione provata al momento.

    ...certo che ci hai guadagnato, crescere è sempre un guadagno, credo. ma certe perdite lasciano comunque una forte amarezza e non so con quanta rassegnazione ho detto addio alla mia tredicennite.

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  4. Sei una gran bella sorpresa, Rachele!

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  5. Dio, quant'è vero...mi sono sorpreso a pensare, mentre leggevo, a cosa ne sarebbe di me se il mio portatile, la mia fida estensione della coscienza, venisse formattato...

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