martedì 1 marzo 2011

di sorrisi non ne fai e ti piace maltrattare

febbraio è passato come passa un pettine nei capelli senza nodi. un mese scivoloso, di pioggia di penna stilografica e di caffè, che i sanpietrini per terra provano a trattenere. libri, gatti e cucina hanno dato i ritmi a queste giornate che restano fredde ma corrono verso un assaggio di luce da esser gelosi; e in questi giorni quadrati imparo lentamente ad innamorarmi di questo luogo a tratti velenoso che è la lombardia, ventre piatto di acqua e pianure, pancia di balena affamata e disperata.
più che un guadagno, è una sfida: ad attraversare la toscana e a commuovermi per quelle colline sinuose ci metto sempre poco, attraversare la lombardia invece è un'imprecazione continua, un abbassare gli occhi davanti a traffico, fabbriche e cemento - o alzare gli occhi e trovare un muro di nebbia. per questo ci fanno nascere qui e poi non ci insegnano come fare per amare questi luoghi, come imparare a svoltare per la strada giusta e trovare un mare giallo di colza o un ciliegio in fiore, il ticino con le spiagge di vento e luna e falò. la scoperta diventa come un parto, ingiustamente eterno, di grida e bestemmie contro un grigiore che nessuno vuole meritarsi. si sputa a terra finchè un pugno ben assestato non ci costringe ad alzare gli occhi al cielo e a dipingerlo allora di un altro colore, più morbido, sopra un bianco assordante come di inizio pagina.

1 commento:

  1. il cambiamento è sempre difficile, i cieli altri sono semrpe più nuvolosi e grigi. l'amore per i luoghi si impara, e quando si impara bene diventa onesto.

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