venerdì 25 marzo 2011

oggi non riesco a dare nomi ai pensieri

oggi non riesco a dare nomi ai pensieri è una frase che penso chiudendo gli occhi in metrò e penso nuovamente la sera tardi, infilando una felpa molto più grande di me, piena di profumo.
come se per una volta i pensieri contassero più dei suoni. e gli occhi valessero più dei sapori. per questo per quanto mi sforzi non riesco ad associare pensare e dire, volere e agire. anche mentre salgo per una scala contando a mente i gradini, mi perdo.
come si perde una fine di marzo.
musica, nuda. che alza il volume mentre chiude le finestre.
i primi petali timidi, il primo raggio di sole bollente sul collo, i primi piedi nudi della stagione.
la schiuma del caffè sul labbro superiore.
cantare per strada per essere stonati, fare la fila da luini, tracciare una riga immaginaria su di un planisfero.
giocare con le incertezze come si gioca con le biglie.

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