venerdì 3 giugno 2011

arancione come il cielo

questo arancione di cui s'è tinta milano è come una scossa elettrica.
e stavolta non era solo cronaca ritratta da foto del sito di repubblica.it, brevi filmati anonimi su youtube, link frettolosi pubblicati su facebook.
questa volta c'ero dentro, perché sentivamo il bisogno e il dovere e la voglia di esserci dentro. ho preso auto, metropolitana, treno, bicicletta, mi sono vestita d'arancione, ho portato palloncini, tenuto teloni, alzato le mani al cielo, abbracciato sconosciuti, ho dormito poco, mi sono bagnata di una pioggia che non avevo mai visto tanto rigenerante (seguita da un surreale e profetico doppio arcobaleno), soprattutto ho riso e gridato e ballato e cantato, e ascoltato TANTO - parole di chi la pensa come me, parole di chi non la pensa come me e mi aiuta a capire perché. non so se queste piazze resteranno nei libri di storia: lo spero tanto, perché le facce che ho visto sono tutte così pulite da meritarsi d'essere incorniciate una ad una; so però di per certo che resteranno nella mia di storia, che mi ricorderanno come si fa ad essere appassionati, come si fa ad essere convinti, creativi, rispettosi, gioiosi, ironici, bellissimi.