affondando il cucchiaino nella torta sacher. una delle poche cose che riesca a sollevarmi da questi giorni di sigarette fumate al freddo polare oppure davanti ad un tè caldo (un rifugio senza le quattro mura intorno). guardo il cellulare muto. momenti in cui sembra di tornare indietro, piuttosto che andare avanti. e chiedersi a cosa serve. capita a tutti di fare la parte della vittima, no?
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